Oggi le attenzioni della capitana azzurra sono concentrate sulle ragazze che potrebbero essere parte, in futuro, del team di Billie Jean King Cup, competizioni che all’Italia (e a Tathiana) evoca ricordi decisamente piacevoli. “È la passione che mi muove – racconta – e queste ragazze che sono impegnate a Gaiba, in pratica le ho viste crescere tutte”
Le origini venete di Tathiana Garbin, nata a Mestre nel giugno del 1977, sono un motivo in più per rafforzare il legame con il Wta 125 in corso a Gaiba, Rovigo, un’oretta di auto da casa Garbin. L’altro è dato dalla superficie, l’erba (naturale): perché di occasioni per vedere le italiane sui prati durante l’anno ce ne sono poche. Di chance per vederle in Italia, nessuna (Veneto Open a parte). Curiosamente, l’attuale capitana della Nazionale femminile non si trovava particolarmente a proprio agio sul verde, malgrado un gioco che nell’attacco aveva uno dei suoi pilastri. Ma oggi le attenzioni sono concentrate sulle ragazze che potrebbero essere parte, in futuro, del team di Billie Jean King Cup, competizioni che all’Italia (e a Tathiana) evoca ricordi decisamente piacevoli.
“È la passione che mi muove – racconta la capitana azzurra – e fin da quando ho smesso di giocare (era il 2011, ndr) ho cominciato a lavorare con la FITP: queste ragazze che sono impegnate a Gaiba, in pratica le ho viste crescere tutte, e il mio scopo è riuscire a trasferire loro una parte di quello che ho imparato. Il tennis mi ha dato tanto e trovo giusto provare a trasferire alle più giovani ciò che ho appreso durante la mia carriera. Penso di essere stata fortunata e voglio fare in modo che questa mia fortuna diventi un valore aggiunto per coloro che si stanno formando”.
LISA PIGATO, 20 ANNI, 497 WTA
Vittoria sulla croata (ex top 20) Konjuh, sconfitta contro Tatjana Maria, numero 1 del seeding. “Sono contenta di come ha giocato e del fatto che sia arrivata al secondo turno, ma soprattutto ho potuto constatare che è stata bene in campo, si è goduta il momento, e questo è un aspetto fondamentale. Era un suo obiettivo prima di entrare in scena: si è divertita lei ma ha anche fatto divertire il pubblico perché ha espresso un ottimo livello di tennis”.
ALESSANDRA TEODOSESCU, 16 ANNI, 35 ITF UNDER 18
Sconfitta all’esordio contro la numero 4 Olga Danilovic per 6-2 7-5. “Si tratta di una giovanissima che sta entrando solo adesso nel circuito delle pro. Gaiba era una buona opportunità per giocare sull’erba, era la prima volta per lei e ovviamente non è stato semplice, ma si è adattata alla perfezione e sono contenta del suo rendimento”.
CAMILLA ROSATELLO, 28 ANNI, 311 WTA
Superata al primo turno dalla sudcoreana Jang in due set. “Camilla è arrivata all’ultimo a Gaiba e non è riuscita ad adattarsi al meglio all’erba, ha fatto comunque quello che ha potuto ma la sua avversaria aveva qualcosa in più. Sarebbe da rivedere con una maggiore preparazione specifica per la superficie”.
LUCREZIA STEFANINI, 25 ANNI, 118 WTA
A segno al primo turno sulla belga Kempen in tre set. “Lucrezia sull’erba può esprimere una grande qualità di tennis e lo ha mostrato in pieno di fronte a una giocatrice che veniva spesso avanti e poteva darle fastidio. Lei è stata molto attenta a non farsi sorprendere e ha superato meritatamente il primo turno”.
NURIA BRANCACCIO, 22 ANNI, 184 WTA
Vittoriosa all’esordio contro la rumena Irina Bara per 6-4 6-1. “La sua avversaria di primo turno, Irina Bara, è una giocatrice molto esperta che è stata abbastanza in alto in classifica (104 Wta, ndr), mentre per Nuria era la prima volta sull’erba. Anche per questo l’azzurra è stata molto brava a gestire il match, riuscendo a controllare la sua avversaria e a chiudere con un successo”.
SARA ERRANI, 36 ANNI, 82 WTA
Eliminata all’esordio dalla britannica Swan per 7-5 7-5. “Ormai Sara di esperienza ne ha talmente tanta… Lei è sicuramente da stimolo per le più giovani perché ha una enorme passione per il gioco. Ed è questo l’ingrediente migliore, che le permette di essere ancora molto competitiva nel circuito”.